Rubin Talaban, l’uomo che sfregiò con l’acidio Lucia Annibali nel 2013, secondo la giustizia in un agguato su commissione dell’ex compagno della vittima, è stato scarcerato. La sua storia…
Il dramma di Lucia Annibali, sfregiata con l’acido nel 2013, ha scosso le cronache italiane e il suo volto racconta una parte della tragedia vissuta anni fa. Ad aggredirla, sfigurandole il volto con l’acido, sarebbe stato Rubin Talaban per ordine dell’ex compagno della vittima, Luca Varani.
Chi è Rubin Talaban: la biografia
Rubin Talaban, originario dell’Albania, nell’aprile 2013 sfregiò con l’acido Lucia Annibali e fu condannato a 12 anni di reclusione in via definitiva per la brutale aggressione che gli sarebbe stata commissionata dall’ex compagno della vittima, l’avvocato Luca Varani.
Oggi, secondo quanto riportato da SkyTg24, l’uomo è tornato nella sua patria dopo aver beneficiato di uno sconto di pena ed essere stato raggiunto da un provvedimento di espulsione. Libero, trascorsi in carcere 9 anni.
Rubin Talaban condannato per l’aggressione con l’acidio a Lucia Annibali
Rubin Talaban, secondo la giustizia italiana, avrebbe agito in concorso con Altistin Precetaj, un connazionale anch’egli condannato a 12 anni di carcere in via definitiva.
Entrambi ritenuti esecutori materiali dell’agguato ai danni di Lucia Annibali, l’avrebbero assalita sul pianerottolo della sua abitazione di Pesaro la notte del 16 aprile 2013 nel contesto di un’aggressione che avrebbe avuto come mandante l’ex fidanzato della donna, l’avvocato Luca Varani.
Rubin Talaban fu arrestato il 1° maggio dello stesso anno in provincia di Chieti, dopo 15 giorni di latitanza, mentre stava per fuggire in Albania.
Il processo in primo grado si sarebbe concluso con la condanna di Talaban a 14 anni di reclusione, ridotta a 12 in appello come poi confermata in Cassazione.
L’ex compagno di Lucia Annibali sarebbe stato condannato in via definitiva a 20 anni, ritenuto responsabile dei reati di tentato omicidio, lesioni gravissime e stalking.
In una lettera, Rubin Talaban avrebbe chiesto perdono a Lucia Annibali qualche anno prima di essere scarcerato. Ottenuto uno sconto di pena sulla base della liberazione anticipata per buona condotta e di una norma sui reati commessi da stranieri, sarebbe tornato nel suo Paese d’origine nell’aprile 2013.